sabato 14 luglio 2012

Lavarlo è inutile e dannoso


PERCHE LAVARLO E' DANNOSO E INUTILE ?

È inutile e dannoso lavarlo perché l’acqua ,o la soluzione impiegata, uscirà solo dalle zone porose ancora libere dal particolato (percorso preferenziale) lasciando occluse le altre.
Del tutto inefficace sara' anche qualsiasi altro tipo di pulizia non convenzionale.

Studi condotti sui filtri FAP/DPF hanno dimostrato che il lavaggio con sostanze chimiche, o prodotti miracolosi, purtroppo oggi proposti da alcune aziende,  produce solo effetti negativi in quanto il carbone, componente per la quasi totalità del particolato, è un materiale inerte inattaccabile da nessun prodotto chimico oggi conosciuto. La pulizia con questi sistemi ha un parziale effetto solo sul particolato appoggiato ai canali del FAP/DPF. 

La maggior parte del particolato intasante si trova insinuato nelle porosità dei canali.  E' quindi impossibile staccarlo se non attraverso un processo brevettato e collaudato da ormai diversi anni che riduce il particolato ( 95% carbone) in cenere. (lo stesso processo utilizzato dalle case produttrici come Pirelli, Eminox, Baumot etc. )
La pulizia con idropulitrice, o vaporelle varie non produce alcun effetto, infatti la forza esercitata dall'acqua sul canale aperto è direttamente proporzionale alla sezione del canale stesso: con una pressione di 100 bar, una superficie di 1 mm2, la forza sui fori dei FAP risulta: F= 100 X 10-4 = 0,01 Kg. ( 1 grammo)
Con una forza di un grammo l'acqua entrerà nei canali solo per colata vanificando l'esercizio della pressione esercitata dalla pulitrice. Il FAP viene pulito solo esternamente, mentre l'interno filtrante rimarrà comunque intasato.
Il liquido nero che si vede uscire durante questo tipo di lavaggio è solamente la fuliggine depositata all'estremità anteriore del Filtro. 

Pulire il FAP con liquidi può portare a locali accumuli di calore nelle zone non pulite e seri rischi di fusione con inevitabile distruzione della struttura FAP e conseguenze economiche a volte piuttosto importanti.
Questo provocherebbe un rapido intasamento con conseguente arresto del veicolo. Molti DPF e CRT (Eminox, Dinex etc.), inoltre, sono impregnati con miscela platino-palladio essenziale per la conversione chimica del Particolato e non ci sono dati certi sulle possibili reazioni chimiche conseguenti all'uso di qualsivoglia prodotto chimico, sia esso detergente alcalino o a base di solventi, quindi fare molta attenzione.

Il catalizzatore prima del filtro ha anche la funzione importante di ossidare una parte (auto 40/50%; CRT 95%) del particolato; in assenza del catalizzatore o con un catalizzatore inefficiente (forato o esausto) si avrà un rapidissimo intasamento poiché tutto il particolato finirà nel filtro. Purtroppo bisogna farsene una ragione, quando si presenta il problema sarebbe auspicabile affidarsi ad aziende che utilizzano metodi collaudati da tempo e consigliati dalle case costruttrici. Purtroppo emergono ogni giorno aziende che propongono metodi alternativi,  sbrigativi, fai-da-te o apparentemente meno costosi, ma noi confidiamo in chi diligentemente sa distinguere la professionalità dall'improvvisazione.


Nella figura a lato: elemento spaccato di un filtro FAP lavato una volta 
e poi riutilizzato.

 a, b, c,  Zone di parziale fusione interna del filtro 

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